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Fermati un instagram.

E quanto ci piace quest’effetto instagram. Scolora i momenti. Brucia i pixel. Accartoccia i contorni. Sfoca le pause. Fermare un istante ed elevarlo già a ricordo del tempo che fu. Tutti quelli che come me hanno afferrato e domato una Polaroid sanno di cosa parlo. Ma perché piace così tanto? Cartier-Bresson si rivolterebbe nello zoom se dicessi che piace tanto anche a me? Forse sì. Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso un solo momento, diceva. Oggi tutti noi applichiamo effetti in un solo momento. Poi vediamo l’effetto che fa. C’è tutto un mondo in mezzo. C’è differenza. E quant’è vero. Leggevo la storia di Kevin Systrom, il fondatore di instagram. Dice che la cosa difficile non sia trovare soluzioni ma il problema. Ok d’accordo. Ma il problema qui qual è? Il problema dell’utente è la sua incapacità a scattare qualcosa degno di click? Non so comunque bravo Kevin.

Credo che il problema sia una generazione senza ricordi degni di nota. Che non ricorda perché è sempre troppo in superficie. E lì puoi solo cavalcarla l’onda; non fermarti ad ascoltare il mare, a sentire come ti bagna, come ti viene addosso. E allora visto che non ricordano scattano e fermano tutto. I contorni diventano lisi, sfumati ed è già nostalgia. Quella vintage, quella che ci piace tanto. Moda del momento o effetto d’antan del futuro?

Click.

p.s.: intanto questo è un url dove scaricare i mitici effetti per photoshop qualora non aveste app (come me) http://t.co/S0Havt9I